Gradisca (GO), 1889 – Torino, 1958
Pittore, illustratore. Compie studi tecnici. A Gorizia entra in contatto col futurismo. All’Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi (1925) presenta opere astratto-geometriche. Trasferitosi a Torino nel ’28, svolge un’attività di grafico e illustratore, attirandosi la stima di Persico, Venturi, Chessa con una vena fluida e vivace dagli echi matissiani. Dopo la guerra approda ad un personale espressionismo gestuale e vitalistico, progressivamente piú astratto, fino ad esiti informali.