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18 Mar
Dieci anni fa l’inaugurazione di “In Limine”
ContinuaDieci anni fa, era il 18 marzo 2011, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inaugurava “In limine” di Giuseppe Penone. La scultura, collocata davanti alla Gam,
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15 Gen
“La Fondazione De Fornaris e il suo Museo virtuale sono su Google Arts & Culture”
ContinuaLa Fondazione De Fornaris è presente dal 19 dicembre su Google Arts& Culture, la piattaforma tecnologica sviluppata da Google per promuovere e preservare la cultura online.
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15 Gen
“Il Museo che non c’è’ raccontato per radio in Australia”
Continua“L’eco de “Il Museo che non c’è” è arrivata persino in Australia. Siamo stati contattati da Sbs.com.au, la radio che in quel continente si rivolge
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02 Dic
Visita “Il Museo che non c’è”
ContinuaAccedi a “Il Museo che non c’è” da PC, MAC o Tablet Scarica l’App da smartphone o da tablet La Fondazione De Fornaris ha acquisito dal
CHI SIAMO FONDAZIONE DE FORNARIS
La Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris nasce a Torino nel 1982 per volere testamentario del mecenate e collezionista Ettore De Fornaris. In quell’anno ottiene il riconoscimento giuridico della Regione Piemonte. Da allora opera nel campo dell’arte con numerose iniziative: acquisisce opere dell’800 e ‘900 e contemporanee, organizza mostre delle proprie collezioni e cicli di incontri, pubblica cataloghi, studi e ricerche.
Nel panorama delle fondazioni d’arte italiane la De Fornaris è un raro esempio di ente che opera in stretto contatto con una struttura museale come la GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, con la specifica finalità di incrementarne le raccolte. La Fondazione possiede migliaia tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie e raccolte di grafica (disegni, acquerelli, incisioni e progetti architettonici). In seguito a una convenzione con la Città di Torino tali opere vengono conservate ed esposte presso la GAM.
La Fondazione è retta da un Consiglio di amministrazione, cui si affianca un comitato scientifico incaricato di definire le scelte in materia di acquisizioni.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE |
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Piergiorgio Re (Presidente) |
Diego Novelli (Vicepresidente) |
Enrico Carlo Bonanate |
Giovanni Cordero |
Paolo Emilio Ferreri |
Enrico Filippi |
Paola Gribaudo |
Riccardo Passoni |
Gian Paolo Zanetta |
COMMISSIONE ARTISTICA |
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Giovanni Cordero |
Paola Gribaudo |
Enrica Pagella |
Riccardo Passoni |
Francesco Poli |
ATTIVITA' CULTURALI |
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Marina Paglieri |
REVISORI |
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Luca Asvisio |
Chiara Francesca Ferrero |
Paolo Lubbia |
SEGRETARIO |
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Lorenzo Ferreri |
IL FONDATORE Ettore De Fornaris
Sono poche le notizie intorno a Ettore De Fornaris, uomo schivo e riservato. Nasce a Torino nel 1898 in una famiglia facoltosa: nonostante la laurea in legge, sceglie di operare soprattutto in campo artistico. E all’arte si dedica in prima persona, eseguendo dipinti, disegni e incisioni, che espone in alcune mostre. Sin dal 1954 avvia la formazione di una propria collezione che comprende, fra le altre, opere di Fontanesi, Delleani, Casorati, Morandi, Rosai, Gemito e di vari incisori italiani e stranieri.
A quell’anno risale anche la prima stesura del testamento, in cui De Fornaris afferma la volontа di disporre delle sue sostanze ispirandosi all’arte, «ideale della mia vita perseguito con il massimo fervore dell’animo»: in quell’occasione viene ipotizzata per la prima volta la nascita della fondazione, che verrа in seguito intitolata a lui e al padre Guido. De Fornaris muore a Torino nel 1978.
MISSIONE LE FINALITA'
La Fondazione si ispira alle volontà espresse da Ettore De Fornaris nel testamento: prima fra tutte, quella di tendere, attraverso l’amore e lo studio dell’arte «all’educazione artistica della collettività»
Per raggiungere questo scopo, essa deve provvedere con le rendite del suo patrimonio ad «arricchire la dotazione della Galleria d’Arte Moderna di Torino di nuove opere di alto pregio»: criteri da rispettare in modo assoluto sono «la nobiltа e il reale pregio pittorico» delle opere e la loro esposizione e conservazione permanente in questa Galleria. La Fondazione annovera tra i suoi compiti anche il promuovere studi, convegni e mostre e istituire premi.