E’ tornato a casa, dopo essere stato ammirato nella mostra milanese “Romanticismo”, il bel “Ritratto di Massimo d’Azeglio (Ritratto d’uomo)” del 1835, acquistato nel 2016 dalla Fondazione De Fornaris. A lungo ritenuto un “Autoritratto” dello stesso artista e scrittore, dopo approfondite ricerche è risultato essere un dipinto di Giuseppe Molteni, il pittore lombardo molto celebrato nell’esposizione allestita tra le due sedi delle Gallerie d’Italia e del Museo Poldi Pezzoli (lì si trovava il “nostro” d’Azeglio) che ha chiuso i battenti il 17 marzo.
La vicenda della nuova attribuzione della tela è stata al centro della rassegna a cura di Virginia Bertone allestita tra novembre 2017 e marzo 2018 nella Wunderkammer della Gam. Intitolata “Massimo d’Azeglio. Un ritratto e un mistero svelato” ha proposto al pubblico tra le altre opere il celebre “Ritratto di Alessandro Manzoni” realizzato a quattro mani nello stesso 1835 da Giuseppe Molteni e Massimo d’Azeglio, in prestito dalla Biblioteca Nazionale Braidense.